Daniela Ruggiero
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L’ansia da prestazione maschile: consigli per ridurla

in Consigli di psicologia

L'ansia da prestazione maschile consigli per ridurlaPer ansia da prestazione ci riferiamo ad una situazione di apprensione e preoccupazione che precede l’incontro sessuale. Prima di parlare di problemi di erezione e di impotenza maschile vera e propria, è bene precisare che alla maggior parte degli uomini può accadere di avere degli episodi di defaillances, dovuti a particolari condizioni del momento, i quali si possono poi risolvere spontaneamente.

Per altri individui la disfunzione erettile può trasformarsi invece in un’impotenza cronica, determinando grosse ripercussioni sulla qualità della vita sessuale, oltre che sulla propria autostima.

In questi casi, l’ansia da prestazione maschile si verifica quando, prima e durante l’incontro sessuale, si attivano preoccupazioni e timori in merito alla possibilità di non riuscire a mantenere l’erezione, di poter fare una brutta figura, di non essere all’altezza della situazione. Tali pensieri attivano uno stato di ansia il cui meccanismo fisiologico interferisce col normale mantenimento dell’eccitazione, compromettendo quindi l’erezione.

Proprio come una sorta di profezia che si autoavvera, tali episodi tendono a ripetersi e l’individuo entra in un circolo vizioso dal quale può essere difficile uscire.

Ansia da prestazione: rimedi ed esercizi utili

Vediamo ora in breve quali possono essere i comportamenti più utili da mettere in atto per cercare di superare questo momento di empasse.

  1. Imparare a rilassarsi.
    È importante allenare il proprio corpo e la propria mente a rilassarsi perché questo favorisce il mantenimento dell’eccitazione sessuale. La respirazione profonda, un training di rilassamento, una tecnica di meditazione se praticate con costanza possono essere strumenti molto utili.
  2. Acquisire un concetto più ampio di sessualità.
    Siamo spesso abituati a pensare che il sesso sia circoscritto all’atto penetrativo ma in realtà tutto l’insieme di baci, carezze, preliminari è alla base di una sana vita sessuale. Giocate con la vostra partner! Esistono svariati modi di darle piacere e la penetrazione è solo uno di questi.
  3. Dedicarsi momenti di piacere.
    Fissatevi dei momenti in cui voi e la vostra partner vi dedicherete unicamente al piacere che il vostro corpo può darvi a prescindere dalla penetrazione.
  4. Comunicare i desideri sessuali al partner.
    Durante l’intimità comunicate alla vostra partner cosa vi piace e lasciatevi trasportare dalle sensazioni, dagli odori, da tutti gli stimoli erotici che possono provenire dalla situazione anziché monitorare di continuo se il vostro pene risponde come vorreste.
  5. Soddisfare il proprio piacere.
    Ricordate che una buona sessualità è caratterizzata da un “sano egoismo”. Il vostro personale piacere è importante e poi che sessualità sarebbe quella tra due persone che si preoccupano solo di dare piacere all’altro?

Si tratta solo di alcuni consigli utili e tentare non costa nulla, magari sperimentandone anche alcuni di propria ideazione. Nel caso in cui tuttavia non riusciate comunque a superare questa difficoltà può essere utile una terapia sessuologica, che coinvolga sia voi che la partner al fine di comprendere le cause del problema e fornire ad entrambi degli strumenti per apprendere un nuovo modo di vivere la sessualità.

https://www.danielaruggiero.it/wp-content/uploads/2017/07/blog-1.jpg 200 200 Daniela Ruggiero https://www.danielaruggiero.it/wp-content/uploads/2019/12/logo-daniela-ruggiero-psicologa-sessuologa-vicenza.png Daniela Ruggiero2017-07-03 10:00:202019-12-16 10:40:26L’ansia da prestazione maschile: consigli per ridurla

Come migliorare l’autostima tramite semplici esercizi psicologici

in Consigli di psicologia

Come migliorare l'autostima tramite semplici esercizi psicologiciCredere in se stessi e apprezzare il proprio modo di essere non sono certo cose che ci vengono insegnate a scuola o in famiglia, se non forse indirettamente. Se l’autostima è scarsa ci si può trovare pesantemente in difficoltà nella vita di tutti i giorni, nel lavoro come nei rapporti interpersonali.

Vediamo, tramite alcuni consigli ed esercizi psicologici, come ci può venire in aiuto la psicologia cognitivo comportamentale per aumentare la nostra autostima. Naturalmente, si tratta solamente di dritte per cercare di auto-aiutarsi tramite pensieri positivi e gesti quotidiani, tutte cose utili, ma che non possono naturalmente sostituire una psicoterapia vera e propria, qualora ve ne fosse la necessità.

Prima di procedere con i consigli, una piccola premessa. Quando parliamo di autostima, intendiamo un macro-costrutto, ossia un qualcosa che si riferisce al modo in cui pensiamo a noi stessi nella maggior parte delle situazioni. Si tratta quindi un insieme di pensieri, sentimenti ed emozioni che entrano in gioco nel momento in cui ci approcciamo ad un lavoro, ad una persona, ad una nuova attività.

Non esiste una modalità univoca attraverso la quale sia possibile accrescere la propria autostima ma, come dicevamo, alcune buone abitudini possono essere utili per nutrirla giorno dopo giorno.

Vediamo quindi come migliorare l’autostima tramite alcune abitudini quotidiane.

1) Prendersi cura del proprio corpo:
Può sembrare banale, ma non lo è. Iniziate a prendervi cura del vostro corpo in modo regolare, tempo permettendo ovviamente, e noterete in voi dei cambiamenti. È plausibile che alcuni aspetti di voi stessi non vi piacciano, ma cercate di valorizzare quelli che più apprezzate, mettendoli in risalto.

2) Essere comprensivi con se stessi:
Quando vi capita di rimproverarvi per un errore o per una scelta sbagliata, ricordate di essere comprensivi con voi stessi. Allenatevi a parlarvi come se foste il vostro più caro amico. Ad esempio: “Se fosse Carlo che mi sta dicendo che si sente uno stupido, un fallito, che cosa gli risponderei?”.

3) Svolgere ogni giorno attività nuove:
Ogni giorno dedicate almeno 10 minuti a fare qualcosa che non avete mai fatto, si tratti di percorrere un tragitto nuovo per andare a lavoro, fare colazione in un bar diverso, acquistare una rivista che non conoscete, come di qualsiasi altra cosa vi venga in mente. Qualsiasi attività va bene purché sia appunto nuova per voi.

4) Sorridersi davanti allo specchio:
Il proverbio dice che il buongiorno si vede dal mattino. Appena alzati, sorridete a voi stessi davanti allo specchio. Le prime volte potreste sentirvi stupidi e la cosa vi sembrerà poco spontanea, ma tenete presente che diversi studi hanno dimostrato che l’espressione facciale che adottiamo ha un effetto diretto sulle nostre emozioni. Quindi, anche se non vi sentite proprio al top quanto a buonumore, adottare un’espressione sorridente può aiutarvi a sentirvi meglio.

5) Imparare a dire no:
Come già accennato nell’articolo Impariamo a dire di no, se una cosa non piace è bene comunicarlo. Le persone che vogliono bene a se stesse cercano di mettersi in primo piano nelle situazioni. Comportatevi come se foste importanti, come se il vostro parere avesse un ruolo all’interno di questo mondo.

6) Crearsi un prontuario di affermazioni positive:
Preparatevi una serie di promemoria da tenere sempre con voi per i momenti di difficoltà, una sorta di lista di autoaffermazioni positive da tirare fuori per sostenervi e darvi coraggio quando vi sembra vada tutto male. Ripetetele a voce alta e cercate di agire di conseguenza anche se non vi sentite convinti.

7) Congratularsi con se stessi:
Quando raggiungete un obbiettivo, quando riuscite a portare a termine una qualsiasi attività fermatevi e congratulatevi con voi stessi, insomma autorinforzatevi. Imparate anche a premiarvi per il risultato raggiunto attraverso un piccolo regalo o un’attività per voi piacevole.

Non è una passeggiata dunque, ma con questi ed altri eventuali stratagemmi di vostra invenzione, potreste col tempo accrescere la vostra autostima, soprattutto alla luce degli obiettivi che riuscirete a raggiungere. Se avete già scovato altri metodi utili a questo scopo, non esitate a suggerirli tramite i commenti, potrebbero essere altrettanto utili per chi legge.

Se interessati ad una consulenza psicologica a Vicenza, non esitate a contattarmi a info@danielaruggiero.it

https://www.danielaruggiero.it/wp-content/uploads/2017/07/autostima.jpg 213 213 Daniela Ruggiero https://www.danielaruggiero.it/wp-content/uploads/2019/12/logo-daniela-ruggiero-psicologa-sessuologa-vicenza.png Daniela Ruggiero2017-06-05 13:24:502019-12-16 10:41:08Come migliorare l’autostima tramite semplici esercizi psicologici

Calo del desiderio femminile: rimedi per stuzzicare la sessualità

in Consigli di psicologia

A molte di noi può succedere di vivere periodi in cui ci sentiamo poco propense a vivere momenti di intimità col nostro partner; iniziamo così ad addurre motivazioni di vario tipo dal mal di testa, al capoufficio alle incombenze della quotidianità.

Coppia senza desiderio, come superare il calo del desiderio femminile secondo la Dott.ssa Daniela RuggieroMolte di noi però non sanno quanto lo stesso desiderio alla sessualità, per essere tenuto vivo, vada adeguatamente allenato e nutrito. Spesso ci diciamo che deve venirci spontaneo, che verrà da sé, che alla fine noi siamo impotenti di fronte alla cose.

La sessualità, e quindi anche il desiderio stesso, sono invece paragonabili ad un muscolo: tutti noi infatti siamo predisposti biologicamente ad espletarne le funzioni, ma affinché sia possibile sapere svolgere i movimenti in maniera armonica ed accrescere la resistenza il muscolo va allenato. Il desiderio sessuale funziona allo stesso modo.

A questo scopo può essere utile coltivare le nostre fantasie sessuali, che rappresentano la “benzina” della nostra sessualità. A molte di noi è stato insegnato che non è elegante avere certi pensieri, che è un po’ come tradire, che è disdicevole, ecc. ma in realtà molte ricerche in letteratura hanno dimostrato che l’immaginario sessuale riveste un ruolo fondamentale per una buona salute sessuale.

Se quindi volete provare a rinvigorire un desiderio un po’ assopito provate a sperimentare la lettura di romanzi erotici (ne esistono di molti tipi pensati proprio per un pubblico femminile), film erotici e, perché no, potete poi provare voi stesse a creare con la vostra fantasia situazioni piccanti che possono aiutarvi a rinvigorire il vostro desiderio. Ricordate che le fantasie hanno queste nome perché per l’appunto sono tali, fini a sé stesse… non temetele ma coltivatele.

Concludo sottolineando un’analogia tra desiderio sessuale ed appetito con una semplice affermazione nota a molte di noi: “la fame vien mangiando”.

Se ti è piaciuto questo articolo, ascoltalo anche in versione audio!

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Se ti trovi a dover affrontare questo tipo di problema, contatta la Dott.ssa Daniela Ruggiero, per richiedere una consulenza sessuale in zona Vicenza. 

https://www.danielaruggiero.it/wp-content/uploads/2017/07/stop.jpg 320 320 Daniela Ruggiero https://www.danielaruggiero.it/wp-content/uploads/2019/12/logo-daniela-ruggiero-psicologa-sessuologa-vicenza.png Daniela Ruggiero2016-07-12 10:43:022019-12-16 11:00:48Calo del desiderio femminile: rimedi per stuzzicare la sessualità

Come smettere di rimuginare

in Consigli di psicologia

Donna che rimugina, Come smettere di rimuginare secondo la dottoressa Daniela RuggieroVi è mai successo di continuare a pensare e a ripensare ad un problema? Continuate a pensare e ripensare più volte, nell’arco della giornata, a quell’esame che vi preoccupa, a quel progetto di lavoro che “chissà se andrà bene” a quel ragazzo che “chissà se gli piaccio” ecc?
Il più delle volte poi la nostra mente è un’ottima regista di film horror e nel giro di pochi minuti cominciamo ad immaginare gli esiti più negativi di una situazione o di una scelta. Ecco, a questo punto stiamo rimuginando. Badate bene il nostro rimuginare crea in noi la convinzione illusoria di poter risolvere il problema continuando a pensarci e ripensarci. In realtà la rimuginazione è un pensare al problema fine a se stesso. Non risolve nulla quindi, anzi crea il problema che è appunto il fatto di sviluppare l’abitudine a rimuginare sulle cose.
Più rimuginiamo e meno siamo lucidi e consapevoli per poter decidere ed agire in maniera consapevole.
Rimuginare, di tanto in tanto, è un’attività normale ma per alcuni di noi può diventare una spiacevole abitudine che consuma molte energie e favorisce emozioni negative, quali ansia e tristezza.

Un piccolo esercizio per imparare a smettere di preoccuparsi

Per allenarvi a gestire le vostre rimuginazioni potete provare a mettere in atto il seguente esercizio:
ogni qualvolta vi accorgete che state per cominciare a rimuginare ditevi “STOP” e fissate poi un momento successivo (di una quindicina di minuti) in cui potrete dedicarvi interamente al vostro rimuginio.
Es: se siete a pranzo col vostro partner e vi accorgete che siete distratti dal vostro rimuginio (ipotizziamo che siano le 13) ditevi “stop” e posticipate alle ore 18. Potrete quindi dedicarvi a questa attività dalle ore 18 alle ore 18,15. Quando arriverà l’ora stabilita potrete decidere voi se utilizzare quell’arco di tempo per ripensare al vostro problema o se quel quarto d’ora potrà essere speso per qualcos’altro.
Questo piccolo stratagemma, che nella psicologia cognitivo-comportamentale prende il nome di “dilazione del rimuginio” può sembrare all’apparenza semplice e banale ma nella realtà richiede un po’ di fatica e allenamento.
Cominciate quindi ad allenare la vostra mente a gestire i pensieri negativi affinché i vostri film horror possano finalmente diventare dei piccoli cortometraggi!:)

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Per una consulenza psicologica a Vicenza,

non esitare a contattare la Dott.ssa Daniela Ruggiero.

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